La notizia era già nell’aria da alcuni giorni.
I lavori sono stati di fatto anticipati di circa un mese, sfruttando il calo notevole dei pendolari dovute alle restrittive misure che la pandemia Coronavirus ha imposto.
La linea quindi risulta già chiusa da ieri lunedì 4 Maggio e oltre alla realizzazione della fermata Libertà permetterà il risanamento dell’infrastruttura tra Palermo Notarbartolo e Palermo Giachery.
Nei giorni scorsi infatti il Cifi Palermo ci aveva mostrato un’immagine del treno cantiere che effettuerà la manutenzione
Il comunicato ufficiale:
Da lunedì 4 maggio a domenica 13 settembre 2020, per lavori programmati, propedeutici alla futura attivazione della fermata Libertà dell’Anello Ferroviario di Palermo, la linea ferroviaria Palermo Notarbartolo – Palermo Giachery sarà interrotta.
Si riporta l’avviso emesso da Trenitalia:
Fino a settembre, e non prima… ?!
Gia ci basta sapere che il treno IC 728 Peloritano per Roma non è prenotabile nemmeno il 2 Giugno, almeno per ora.
Dunque altri disagi in arrivo per il trasporto locale in estate come pure per quello in aggiunta già presente per il treno a lunga percorrenza PA-RM con antenna da SR diretto verso la Capitale, almeno per ora. Senza contare i treni regionali PA-CT ridotti al minimo. Se io fossi un pendolare mi sentirei come un diversamente abile a cui hanno rubato la sedia a rotelle. Cioè non ci si potrà muovere.
Purtroppo il mondo dei trasporti subirà un duro colpo durante questa fase ed oltre. Se in più consideriamo alcune situazioni critiche come qui a Palermo, i disagi peseranno maggiormente. Non possiamo fare altro che confidare nella buona condotta dei lavori e sperare che non vi siano imprevisti “imprevedibili”.
Il momento peggiore della storia gestito dai peggiori ministri della storia (Bonafede, De Micheli, Speranza, Bellanova, Conte, etc…).
Via la mafia dallo Stato. I sostenitori di questi criminali si sciacquino la bocca prima di parlare o di mettere pollici in giù che in questo caso equivalgono a diti medi alzati.
Beh, caro mio, almeno così sappiamo quale mentalità omertosa hanno mantenuto certi palermitani frequentatori di questo forum, anche se pochi. Se ci fai caso ti sei beccato solo quattro pollici versi e nessun pollice in su, pur avendo a loro detto una cosa sensata e di tema d’attualità altamente condivisibile. Sai, non ti invidio affatto e non invidio neppure la tua città, ma ammiro il tuo coraggio come ammiro da sempre pure Nino Di Matteo con il suo coraggio di dire la verità alla gente in tv di come stanno mettendo le cose in tema di giustizia e legalità. Guai a parlar male di lui che rischia la vita per dire la verità. Per certuni la verità fa male.
non seguo molto gli altri, ma bonafede è pessimo. non riesce neanche ad essere giustizialista, almeno di matteo ce la fa. entrambi un po’ ridicoli
Concordo al 100% su quanto dici di Bonafede, ma non parliamo male di Nino Di Matteo, una persona molto seria e l’unico in grado di combattere la trattativa Mafia-Stato. Via la Mafia dallo Stato.
ministri peggiori?
si, e i loro sostenitori seguaci che si fidano ciecamente di loro nonostante le evidenze. Non perdono l’occasione per manifestare la propria presenza senza nemmeno spiegarlo qui vigliacchi, e ce ne sono alcuni in questo forum.
E’ in corso una nuova forma di mafia inculcata nelle loro splendide menti che invece di difendere il pm nino Di Matteo difendono l’operato basato sullo scaricabarile (a detta di gente in giro) di Conte e dei suoi ministri abusivi.
Basta che uno ne parli e viene preso di mira, ma non mi interessa più. Fanno schifo.
Che guazzabuglio in testa: si parla del trenino del semi-anello e si arriva prima all’IC Peloritano, quindi ai ministri di oggi e infine a Di Matteo.
Lo stesso Di Matteo che il neo-insediato governo giallo verde (non quello giallo rosso di ora) ha prima individuato come capo del Dipartimento Affari Penitenziari (DAP), cioè capo delle carceri, e poi, dopo averlo contattato, lo ha messo da parte nominando altra persona, quindi facendolo fuori? (E’ tutto riportato virgolettato sul giornale Repubblica di ieri, intervista a Nino Di Matteo, a domanda risponde).
Sulla vicenda potrei dire che era da aspettarselo, viste le frequentazioni dell’allora Ministro degli Interni salvini (ndranghetisti in prima fila ai comizi) ma non uso far uso della pancia quando mi rapporto con la società.
La differenza tra un interlocutore civile ed un troll sta in questo: il primo parla di ciò che sa, il secondo interviene su tutto, deraglia dal tema e spara frottole.
Torniamo in tema, si parla di Notarbartolo – Giackery. Senza deragliare suscitando ilarità.
“frottole” , le chiama lui ? Ma no, dai, poveretto.
Dio perdonalo; questo non sa quel che dice.